Info
Il Tudor Chronograph ha visto la sua “nascita” nel 1976 con la serie 9400, ed è stato il primo cronografo del brand Svizzero Tudor/Rolex ad essere dotato di un movimento automatico, ben 12 anni prima che il fratello maggiore Rolex dotasse il Daytona di movimenti automatici. Per accogliere il rotore del movimento la cassa del Prince Oysterdate è stata resa più spessa, da qui il soprannome dei primi Chrono, “Big Block”. Nel 1989 è stata sostituita la serie 9400 con la serie 79100, le modifiche introdotte rispetto alla serie 9400 sono state però minime. Entrambe le serie hanno utilizzato un gran numero di componenti Rolex, come la corona di carica, la pulsantiera del cronografo, la lunetta, il fondello, i cristalli e i bracciali, quest’ultimi sostituiti con chiusure con lo scudo Tudor sul finire della produzione della serie 79100. Nel 1995, con l’introduzione della serie di referenze 79200, l’aspetto del cronografo automatico Prince Oysterdate viene rivisto in misura lieve, ma significativa. In primo luogo, la cassa, che per tre generazioni di cronografi aveva mantenuto in sostanza la sua famosa figura imponente e severa, ora si affina e si addolcisce (Small block). Altro cambiamento di rilievo, un vetro zaffiro con lente Cyclope viene adottato in sostituzione del vetro in plexiglas. Dalle casse, dalle corone di carica e dai bracciali degli orologi TUDOR scompaiono progressivamente i riferimenti diretti a Rolex. L’orologio in vendita, revisionato, con referenza 79270 (lunetta nera graduata 12 ore bidirezionale, alette della cassa satinata) è completamente coevo, è stato prodotto da Tudor nel 1997 e venduto da concessionario ufficiale Tudor USA nell’ottobre del 1999, ed ha un bellissimo, ricercato e raro quadrante “porcellana” bianco panda “Tiger Woods”. Come per il Rolex Daytona Zenith della fine degli anni ’80, la stampa di questo quadrante ha subito un processo molto particolare, sullo smalto bianco è stata spruzzata una vernice protettiva lucida, vernice Zapon, che conferisce alle scritte sul quadrante un fantastico effetto 3D ma sopratutto dona all’aspetto generale quella caratteristica che fa pensare alla porcellana, ed è da qui che deriva il suo soprannome “Porcelain dial”.